Sindrome dello Stretto Toracico

Raffaella

Buonasera, ho una figlia di 16 anni che soffre della Sindrome dello Stretto Toracico, ha provato tanti fisioterapisti e osteopati ma ha ancora molti disturbi.
Mi potete aiutare?
È sempre molto bloccata, non riesce a girare bene il collo, fa fatica a portare lo zaino a scuola, a stare seduta in classe, gli vengono delle fitte più volte nell’arco della giornata...
Non so più che fare...

23 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno. 

Credo che il mio aiuto sarebbe quasi impossibile visto la distanza. 

Credo che dovrebbe comunque farla visitare da un ortopedico eventualmente specializzato in questo settore  poi eventualmente trovare un fisioterapista che abbia già avuto pazienti con questo problema oppure che si occupi delle problematiche legate alla sindrome. 

La ringrazio per la considerazione. 

Porgo distinti saluti. 

 

Molto difficele rispondere senza il paziente sotto le mani. È  una sindrome con influenze di varie strutture e sistemi. 

Dovremmo avere davanti la paziente per test tissutali, test meccanici e neurologici  per identificare il trattamento giusto e più  performante per  sua figlia. 

Cmq sia una detensione di tutta la muscolatura del collo e anche delle scapole può  migliorare la sitauzione

Gentile signora,
rispondo alla sua richiesta di notizie riguardo il problema di sua figlia.
Premesso che di vera sindrome dello stretto toracico si tratti, quindi già diagnosticato da indagine clinica e radiografica, le terapie più idonee sono di decompressione delle radici nervose che fuoriescono dagli spazi o forami C8- T1. Le manovre che si possono eseguire nell' ambito della fisioterapia sono quelle di Pompage e massaggio decontratturante e drenante. In casi in cui la lesione interessa le fibre nervose con conseguenti problemi sensitivi e motori si può valutare la decompressione chirurgica. Ma non credo riguardi sua figlia a cui consiglio di non portare mai pesi tipo lo zaino pieno di libri e nel mantenimento della posizione seduta potrebbe giovare un collarino morbido. Spero di essere stata utile, tanti saluti e auguri

Buongiorno,

prima di tutto è importante l'inquadramento diagnostico della sindrome con la valutazione da parte di ortopedico, neurologo o chirurgo taracico esperti in questa sindrome. Se no l'avesse già fatto o volesse un ulteriore parere le consiglio il dottor Bortolotti Luigi chirurgo toracico esperto di sindrome TOS . A seguire se non c'è indicazione chirurgica , la riabilitazione è la strada da seguire ; non manipolazioni e non manovre passive , ma educazione all'esercizio ed il controllo motorio.

cordialmente

Buongiorno signora. Per la sindrome dello stretto toracico il trattamento più indicato è sicuramente quello osteopatico. È necessario lavorare a livello della clavicola e delle prime coste, oltre che sulla cervicale e spalla omolaterale. Controllare eventualmente anche la motilita' polmonare (per i legamenti che collegano le prime coste all'apice polmonare). Valutare Anche la restante parte della colonna e il sacro. Importante infine è il diaframma. Sn necessari altresì allungamenti degli scaleni, dello scom e della muscolatura cervicale in genere. Tutto questo in linea di massima, è però necessaria una valutazione della persona. Spero di esserle stato almeno un po' di aiuto. 

Buona giornata. 

Gentilissima Raffaella,

Le cause possono essere molte e vanno capite con una valutazione approfondita. Penso che i tanti colleghi da cui ha portato sua figlia lo abbiano fatto. Sarebbe forse utile insegnare a sua figlia dei piccoli esercizi da fare da sola per "scaricarsi". Deve cercate di adottare tutte le strategie utili per preservarsi, zaino leggero, cambiare spesso posizione, valutare la posizione del computer, ecc

Forse potrebbe provare con feldenkrais (mi scuso non so se si scrive estreme te così) insegnerebbe a sua figlia a conoscere il suo corpo e a capire come tenersi in forma.

Se le fa piacere io sarò a Sarentino dal 8 al 15 febbraio. Senza impegno e gratuitamente sarei lieto di incontrarci per una valutazione. 

Cordialità 

Esercizi di stretching dei muscoli del collo e spalle mobilità articolare esercizi per correggere eventuali posture errate ed proporrei anche tecnica cranio sacrale

Gentile signora ho delle domande:

1 quando ha manifestato i primi sintomi?

2 in concomitanza di quale evento, sia fisico che psicologico, sono apparsi i sintomi?

3 sta meglio la mattina o la sera?

4 le è stato insegnato ad USARE il corposo in altra modalità?

5 Cosa pensano i medici specialisti?

6 in che zona d’ Italia risiede?

Solo dopo aver risposto potrei formulare un consiglio. Grazie

Salve Raffaella, la sindrome dello stretto toracico è complessa e può dipendere da svariate complicanze sia neurologiche che ortopediche. Spero che sia stata sufficientemente valutata e diagnosticata da un medico specializzato e che i trattamenti effettuati finora, siano stati fatti in base alle esigenze e alla prescrizione medica. In questi casi il lavoro multidisciplinare è sempre la carta vincente . 

Buona giornata

Buongiorno, la situzione va valutata soggettivamente da fisioterapisti che abbiano una formazione specifica per elaborare il piano di trattamento più idoneo. Nel nostro centro abbiamo specialisti con piu di 20 anni di esperienza su sindromi simili. Le mettiamo qui un link di un trattamento di una situazione affine per aiutarla a comprendere quale puo essere un approccio risolutivo. 
https://www.fisioterapia-roma.it/wp-content/uploads/2014/10/Case-sindrome-scaleni_sindrome_stretto_toracico_prima_costa.pdf  

Buonasera Raffaella, La vorrei aiutare però mi risulta  più efficiente vederLa o almeno sentirLa in modo da capire precisamente quale è il problema. Le lascio il mio contatto e Le spiegherò come poterLa aiutare: 328/6891575.

Mi chiami dal Lunedì al Venerdi, se non posso rispondere La richiamerò il prima possibile.

Cordiali saluti

Buongiorno,come lei già saprà la sindrome dello stretto toracico è molto complessa ed essendo una malattia congenita di difficile diagnosi.

Dal suo messaggio non so se abbia già provveduto a far eseguire a sua figlia esami diagnostici quali risonanza magnetica ed ecodoppler per poter capite quale sia l'origine del problema.

Posso comunque consigliarle un centro specializzato in questo che è l'humanitas Gavezzoni a Bergamo.

Ci chieda altre domande per qualsiasi perplessità.

Cordiali saluti .

Dott.ssa Debora Bonandin

Dott.ssa Debora Bonandin

Torino

La Dott.ssa Debora Bonandin offre consulenza di fisioterapia anche online

Buonasera signora.

Mi sarebbe molto piaciuto poterla aiutare.. Purtroppo siamo distanti.. Il centro si trova a Roma. Se vuole comunque puo contattarci telefonicamente in maniera da poterle dare qualche consiglio in piu in merito al percorso corretto da intraprendere. Molto probabilmente sua figlia non ha avuto risultati perche si sarà intrapresa la strada sbagliata.

 

Salve signora, la diagnosi di sua figlia è di origine medica ? La sindrome dello stretto toracico è una patologia che non ha età e che colpisce invariabilmente persone di diverso tipo ma che è sempre legata a fattori di tipo anatomico, a volte anche a varianti anatomiche. Detto questo la causa dei problemi è da ricercarsi sempre localmente, dato che la compressione del fascio vascolo nervoso si trova a monte e non a valle. 
Per questo caso clinico proponiamo una cura speciale atta a decomprimere e togliere l'infiammazione di più segmenti con l'obiettivo di togliere la paura del movimento (kinesifobia) liberando contemporaneamente la fascia da azioni di imbrigliamento che la portano a situazioni di tipo coercitivo generanti una sintomatologia talvolta insopportabile.
Se desidera una consulenza può chiamare là Gruppo Sane Clinic di Udine al numero 04321793963 e troverà risposta al problema di usa figlia. 
Saluti.

Dott. Nicola Imbriani

Dott. Nicola Imbriani

Udine

Il Dott. Nicola Imbriani offre consulenza di fisioterapia anche online

Buonasera.

Nei casi che ho trattato dopo accurata valutazione funzionale (cercando di capire quale sia la componente che determina gran parte del problema) ho eseguito terapia manuale (spesso accompagnata da applicazioni di diatermia) e mi sono fatto aiutare da altri specialisti (gnatologo per es.) per ridurre l'azione di altre componenti che potevano peggiorare la sintomatologia o diminuire gli effetti positivi del trattamento.Oltre ad un approccio di questo tipo riterrei fondamentale l'intervento di un fisioterapista specializzato in RPG (può mettersi in contatto con AIRPG) per fare un ottimo lavoro sulla postura.

Per la posizione seduta (che mi sembra di capire crei non pochi problemi) forse sarebbe opportuna una valutazione da parte di uno specialista che adoperi il metodo fix-sit.

Questi metodi aiutano notevolmente a mantenere nel tempo (gestendo il problema) i risultati ottenuti dal trattamento fisioterapico.

 

Come prima cosa bisogna vedere se la diagnosi di stretto toracico è corretta. Il termine "sindrome" significa solo complesso di sintomi, che possono essere provocati dalle cause più diverse.

Le terapie classiche prevedono la mobilizzazione e manipolazioni nella zona cervico-dorsale, massaggi ecc. Questo perchè l'area in esame risulta essere ipomobile, tuttavia, se la rigidità dipende principalmente da un segnale nervoso alterato, risulteranno più utili le tecniche di neuro-dinamica che liberano effettivamente i nervi da possibili "blocchi" e li fanno tornare a scorrere correttamente lungo i tessuti. Questo normalizza il segnale ed i sintomi. Un'altro ottimo approccio è l'utilizzo combinato con lo Scenar, un neuromodulatore che trova ottimi risultati in questo tipo di situazioni.

Ho risposto dando per scontato che la ragazza sia già stata sottoposta a visita medica e strumentale (Rx Risonanza, eco) che abbiano escluso possibili situazioni più gravi.

Una valutazione di persona risulta d'obbligo. Se interessata mi contatti al 347.1325955

Buongiorno, sono un fisioterapista della provincia di Salerno, per il problema di sua figlia  può provare a fare un trattamento con metodica Mezieres e Vibra, la Vibra è un macchinario di ultima generazione che  attraverso vibrazioni meccano sonore ad onda quadra e a frequenza variabile su più uscite , lavora sulla muscolatura con cinque modalità..Se vuole saperne di più può contattarmi a 3386870003,sono a sua completa disposizione per un aiuto per sua figlia .Buona giornata intanto. 

Buona sera Raffaella, anticipando sempre che una risposta a distanza, senza poter vedere e valutare la ragazza, non può essere esaustiva. Comunque dato per scontato che sia una sofferenza legata alla sindrome dello stretto io personalmente andrei a valutare tutti i distretti che possono infastidire il percorso vasculo-nervoso...in special modo la parte del collo con i muscoli scaleni e poi la parte legata al piccolo e grande pettorale, ma anche coste e clavicola hanno ruoli fondamentali...immagino comunque che i professionisti contattati abbiano già valutato il tutto, ma un ulteriore possibilità potrebbe essere cercare un collega specializzato in Strain Counterstrain, tecnica osteopatica che affronta in maniera approfondita queste problematiche.

Un caro saluto. 

Cara Raffaella a sua figlia è stato fatto il test di Ross?

Questo test si fa per sapere se davvero parliamo della sindrome dello stretto toracico  se è stato effettuato ci sono solo 2 esercizi da fare per aiutare sua figlia e mi sembra assurdo che nessun fisioterapista sia stato in grado di aiutarla. Comunque bisognerebbe avere altre infomazioni se vuole mi contatti. La ringrazio ed aspetto notizie

Buongiorno,  Io sono di Cantù in provincia di Como. Noi abbiamo un protocollo, che però richiede una decina di sedute. La distanza è impegnativa. La sindrome in oggetto coinvolge più tessuti. Questo la rende complessa. Potrei, gentilmente, sapere che tipo di trattamenti fisioterapici avete usato fino ad ora? Noi non pratichiamo osteopatia.

Il suo percorso terapeutico mi sembra sia stato corretto , e’ sicuramente una patologia in cui bisogna armarsi di tanta pazienza e terapie per diverso tempo , allentare le tensioni o Modificare l’assetto delle strutture che comprimono il sistema vascolo nervoso e’ un processo lungo .
Consiglio però anche una visita del Neurochirurgo che può valutare attraverso esami strumentali e non il decorso, le collaborazioni tra figure mediche e paramediche la ritengo basilare per raggiungere un ottimo risultato.

Buongiorno,

da come descrive i sintomi di sua figlia, sembra che il problema parta dalla cervicale, ma è possibile che ci siano delle vertebre toraciche bloccate anteriormente o delle coste bloccate in depressione o elevazione. Queste situazioni di solito ben reagiscono ai trattamenti con la tecnica Jones SCS. Il mio consiglio è di trovare un fisioterapista esperto in questa tecnica, tramite il sito del Jones Institute Europa, oppure telefonando alle sede di Torino per chiedere un consiglio direttamente al dottor Gandino.

Salve purtroppo non mi è possibile rispondere al vs. quesito, in quanto bisogna appurare se la diagnosi fatta è giusta e se la paziente è stata valutata nella sua globalità inserendo anche esami alcuni diagnostici, test specifici e magari anche una visita posturale.

Purtroppo ogni paziente va visto e valutato sempre individualmente e di persona.

Cordiali saluti.