Ho subito una brutta distorsione sulle scale ormai 3 mesi fa...in piena pandemia,dopo essermi prima accertata tramite il medico che di rotto non ci fosse nulla,non sono andata in ospedale a fare le analisi di rito ma incomincio subito con ghiaccio e bendaggi funzionali. purtroppo però,essendo sola e con una bambina di 2anni in giro per casa la caviglia ha riposato davvero poco...
ho preso cavigliere,antinfiammatori,voltaren a manetta ma nulla...arrivo a metà giornata che la caviglia è assai dolente! ho fatto finalmente un'ecografia settima scorsa e ho ben 2 edemi ormai cronicizzati dovuti alla "trascuratezza"...il dottore mi ha sconsigliato la fisioterapia arrivata a questo punto perchè ormai la reputa inutile,dice che prima o poi la caviglia passerà ma tutto il resto è un paliativo!!!
Sono sempre stata una sportiva e questi mesi di stop senza miglioramenti sono per me un trauma e sono disperata...
La mia domanda è...posso fare comunque qualcosa (tecar o altro) per risolvere questo problema? oppure il dottore ha (ahimè) ragione???
ringraziandovi anticipatamente,spero mi rispondiate..
Buongiorno
credo che le farebbe molto bene essere trattata con la terapia manuale. Per restituire mobilità e facilitare il riassorbimento dell'edema potrebbero bastare poche sedute ben fatte.
Ai pazienti con distorsione consiglio alcuni rimedi casalinghi. Di sicuro, anche non avendola vista, gli impacchi di argilla (si trova già pronta).
consiglio anche i bagni alternati ma dovrei valutare, vedendola, se sono effettivamente utili.
Secondo me il trattamento manuale resta la cosa più importante, la tecar può servire, ma non restituirà mobilità alle piccole articolazioni del piede.
potrebbe essere utile anche l'applicazione di taping, che va fatta possibilmente dopo il trattamento, da un professionista.
In seguito si inizieranno gli esercizi propriocettivi.
soero di esserle stata utile.
Buongiorno,
in questi casi dove il trauma è avvenuto tempo addietro le sconsiglio di fare terapie con elettromedicali come tecarterapia, laser, ultrasuoni o altro in quanto, come ha ben detto il medico presso la quale si è rivolto, sono terapie palliative.
A seguito del trauma e del decondizionamento fisico però avvengono altri fenomeni biologici come l'indebolimento muscolare e l'instabilità articolare che portano a una ridotta capacità di tollerare i carichi che la vita di tutti i giorni le riserva: se prima era abituata a fare sport e gestire una bambina senza problemi per la caviglia, adesso è normale che con tutto quello che c'è stato la capacità sia ridotta.
Le consiglio di fare una valutazione gratuita con un nostro fisioterapista specializzato per programmare un percorso di recupero personalizzato.
Saluti,
Salve Valentina, le distorsioni di caviglia vengono spesso prese sottogamba, ma sono disturbi insidiosi che meritano un percorso terapeutico strutturato, specialmente sulla persona sportiva. Il riposo può essere utile inizialmente ma per fortuna si può risolvere la condizione con esercizi specifici, forza agilità, coordinazione, reattività ed equilibrio possono essere recuperati anche a grande distanza dall'evento lesivo, non si scoraggi e si rivolga ad un Fisioterapista esperto in riabilitazione sportiva!
Genova
Il Dott. Filippo Oliva offre consulenza di fisioterapia anche online
gentile Valentina,
adesso è il momento di fare fisioterapia alla caviglia e lo dico a ragion veduta, in quanto insegno proprio questo distretto (caviglia e piede) e mi occuoo di fisioterapia sportiva. Non è necessario fare tecar ( che è un approccio passivo) bensì una buona riabilitazione eseguita da un fisioterapista esperto ( meglio ancora se possiede un titolo OMPT) significa che ha conseguito un master in terapia manuale.
deve restituire alla caviglia la sua funzione mediante recupero dell'articolarità completa attraverso la terapia manuale e attraverso esercizio terapeutico rinforzerà la sua caviglia e restituirà ai legamenti , ai tendini e ai muscoli la capacità di carico persa. ci vorranno 4/6 settimane con frequenza bi/trisettiamnale e vedrà che tornerà a preaticare il suo sport preferito.
A Milano ci sono tanti bravi professionisti . se mi contatta le darò qualche nominativo.
cordialmente
Buonasera,
prima di tutto si dovrebbero valutare diversi fattori tra cui il tipo di dottore che ha espresso il parere in (medico di base, ortopedico, fisiatra?) in modo tale da capire quanto sia effettivamente esperto del settore, poi per essere più specifici per quanto riguarda la sua patologia bisogna vedere se c'è ancora gonfiore (e dove nel caso, ossia lato mediale interno o laterale), se è associato a calore oppure se il dolore è ancora presente durate l'appoggio, il cammino o si manifesta a riposo. Dire che è "un dolore che c'è e si deve tenere e sopportare fino a quando scompare" non è molto rassicurate per il paziente e spesso invece esistono diverse soluzioni che possono comprendere la combinazione di diversi trattamenti come ad esempio terapie fisiche (solitamente in queste tipologie di infortunio è indicata la tecar) abbinata ad altri interventi come taping ed esercizio terapeutico.
Spero di esserle stata utile.