Sono stata investita circa un anno fa e ho riportato frattura basicervicale laterale del femore sx mi sono state inserite tre viti ed ora a distanza di tempo avverto dolore all'inguine che a volte si irradia alla coscia specialmente nel punto dove sono state inserite le viti. Premetto che ho coxartrosi bilaterale è normale o in un futuro prossimo dovrò sottopormi a protesi dell'anca? Premetto che ho 70 anni. Grazie.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua situazione. Dopo un intervento di fissazione con viti per una frattura del femore, è possibile che il dolore che avverte all'inguine e alla coscia sia legato a diversi fattori, tra cui:
- Presenza delle viti: Può capitare che i mezzi di sintesi (le viti) irritino i tessuti circostanti o abbiano un ruolo nel generare fastidi meccanici.
- Coxartrosi bilaterale: La sua condizione di artrosi potrebbe contribuire al dolore, poiché questa patologia tende a peggiorare con il tempo, specialmente se l’articolazione è stata sollecitata o modificata a seguito del trauma e dell'intervento.
- Esiti della frattura: Il dolore potrebbe essere legato anche al processo di guarigione ossea e alle modifiche biomeccaniche della zona.
Per quanto riguarda la possibilità di sottoporsi a una protesi d’anca in futuro, è una decisione che dipende da diversi fattori: l’entità del dolore, la limitazione funzionale, la progressione della coxartrosi e il suo impatto sulla qualità della vita. Un'accurata valutazione clinica e radiologica sarà essenziale per capire lo stato attuale dell’articolazione e valutare eventuali opzioni chirurgiche.
Nel frattempo, è consigliabile:
- Eseguire una visita fisioterapica per valutare la mobilità, la forza muscolare e l’allineamento.
- Considerare un programma di esercizi mirati per ridurre il carico articolare, migliorare il controllo neuromuscolare e alleviare il dolore.
- Monitorare regolarmente la situazione con il suo ortopedico, che potrà valutare anche l’eventuale necessità di una rimozione delle viti o di un intervento protesico.
Cordialmente,
dott. Marco Paonessa
Fisioterapista e Osteopata
Buonasera.
Innanzitutto è necessaria una anamnesi con colloquio, solo parlando di persona si possono comprendere davvero i bisogni del paziente.
In genere ai primi sintomi si pensa sempre a un trattamento conservativo, quindi fisioterapia di varia natura - sia di mobilità che sostenuta da qualche macchinario che calma il dolore.
Se dopo 10-15 sedute non si avvertirà miglioramento si può pensare di procedere con visita specialistica.
Se vuole mi contatti, io lavoro a domicilio su tutto il territorio romano, e conosco qualche serio ortopedico.
Dott. Cristiano Fittipaldi