Frattura femore

Sonia

Sono stata investita circa un anno fa e ho riportato frattura basicervicale laterale del femore sx mi sono state inserite tre viti ed ora a distanza di tempo avverto dolore all'inguine che a volte si irradia alla coscia specialmente nel punto dove sono state inserite le viti. Premetto che ho coxartrosi bilaterale è normale o in un futuro prossimo dovrò sottopormi a protesi dell'anca? Premetto che ho 70 anni. Grazie.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Gentilissima signora, mi stupisce il fatto che non le abbiano messo la protesi un anno fa dopo l'incidente

Buongiorno,

grazie per aver condiviso la sua situazione. Dopo un intervento di fissazione con viti per una frattura del femore, è possibile che il dolore che avverte all'inguine e alla coscia sia legato a diversi fattori, tra cui:

  1. Presenza delle viti: Può capitare che i mezzi di sintesi (le viti) irritino i tessuti circostanti o abbiano un ruolo nel generare fastidi meccanici.
  2. Coxartrosi bilaterale: La sua condizione di artrosi potrebbe contribuire al dolore, poiché questa patologia tende a peggiorare con il tempo, specialmente se l’articolazione è stata sollecitata o modificata a seguito del trauma e dell'intervento.
  3. Esiti della frattura: Il dolore potrebbe essere legato anche al processo di guarigione ossea e alle modifiche biomeccaniche della zona.

Per quanto riguarda la possibilità di sottoporsi a una protesi d’anca in futuro, è una decisione che dipende da diversi fattori: l’entità del dolore, la limitazione funzionale, la progressione della coxartrosi e il suo impatto sulla qualità della vita. Un'accurata valutazione clinica e radiologica sarà essenziale per capire lo stato attuale dell’articolazione e valutare eventuali opzioni chirurgiche.

Nel frattempo, è consigliabile:

  • Eseguire una visita fisioterapica per valutare la mobilità, la forza muscolare e l’allineamento.
  • Considerare un programma di esercizi mirati per ridurre il carico articolare, migliorare il controllo neuromuscolare e alleviare il dolore.
  • Monitorare regolarmente la situazione con il suo ortopedico, che potrà valutare anche l’eventuale necessità di una rimozione delle viti o di un intervento protesico.

Cordialmente,
dott. Marco Paonessa
Fisioterapista e Osteopata

Buonasera.

Innanzitutto è necessaria una anamnesi con colloquio, solo parlando di persona si possono comprendere davvero i bisogni del paziente. 

In genere ai primi sintomi si pensa sempre a un trattamento conservativo, quindi fisioterapia di varia natura - sia di mobilità che sostenuta da qualche macchinario che calma il dolore.

Se dopo 10-15 sedute non si avvertirà miglioramento si può pensare di procedere con visita specialistica.

Se vuole mi contatti, io lavoro a domicilio su tutto il territorio romano, e conosco qualche serio ortopedico.

Dott. Cristiano Fittipaldi