Dolore persistente (dopo mesi) in seguito a terapia per strappo retto femorale

Roberta

Buonasera, ormai quasi due anni fa mi strappai il retto del femore destro, pochi centimetri sopra il ginocchio, la lesione era di circa 30 mm. All'epoca non ebbi un ematoma particolarmente evidente e/o forte dolore e sottovalutai il trauma, così l'ho fatto trattare tardivamente solo qualche mese fa perché prevedibilmente sono insorti scompensi posturali, dolore ed ero limitata persino nella "semplice" battuta di gambe nuotando, per settimane ho nuotato col galleggiante, usando solo la parte superiore del corpo. Quando ho realizzato che non era qualcosa di trascurabile sul lungo periodo mi sono fatta trattare: mi è stato eseguito il massaggio miofasciale e manovre di scollamento della cicatrice, e in seguito ho fatto un ciclo di fisioterapia. A differenza di prima che facessi la terapia, ora a distanza di mesi riesco ad allenarmi, ma il dolore non se ne va, mai. Anzi, aumentando lo sforzo sento immediatamente il muscolo irrigidirsi, sento proprio il muscolo "interrotto" in prossimità del punto in cui si era strappato, e lo sento rigido, dolorante, è come se potessi percepirlo proprio più corto, accorciato, e tira. Inoltre il muscolo immediatamente vicino è visibilmente (pochi mm) più grande del gemello della gamba sinistra, forse per compensare il lavoro che non possono fare più le fibre strappate (?) Ora sento dolore anche in prossimità del ginocchio sinistro, ma è un dolore diverso, più come se bruciasse/avessi tantissimi aghetti. Al momento sto limitando il problema alternando impacchi caldi e freddi come mi era stato consigliato in caso di contrattura, e allungando il muscolo facendo stretching senza esagerare (ho il terrore che si "sfilacci", strappi, e che si accorci ulteriormente). Sono costretta a convivere per sempre con questo dolore? Mi hanno detto che la gamba è guarita, come risultava anche nella risonanza magnetica, e i nervi sono intatti, ma io sento perennemente come se tirasse, e a parte scaldare la zona e fare stretching non so più come ammorbidire e allungare l'area per non provare più questo dolore/tensione, sempre che siano le cose giuste da fare. Io vorrei tanto allenarmi seriamente, il medico mi aveva assicurato che sarebbe stato assolutamente possibile e di fregarmene del dolore, ma purtroppo, almeno per ora, per me così non è, è limitante anche solo per questa "trazione meccanica", al di là del dolore, e ora, in prossimità delle mie primissime gare, mi preoccupo, perché mi sento come se avessi una specie di handicap alle gambe. Temo di dover convivere con questo dolore per sempre. Qualcuno è già andato incontro a casi analoghi? Conoscete delle soluzioni? Vi ringrazio.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Buonasera Roberta 

Ho letto il suo caso e l’utilizzo della manipolazione fasciale è sicuramente molto valida. C’è da considerare che relativamente a questa tecnica esistono varie metodiche di applicazione e per i miei studi ed esperienza la manipolazione fasciale metodo Stecco è molto utile. Questa metodica richiede un’anamnesi del paziente per poter capire se oltre l’area della lesione esistono nella storia clinica del paziente altre parti del corpo che a seguito del trauma possano aver generato dei compensi tali che il muscolo pur clinicamente guarito ancora produce dei sintomi. Se è interessata può contattarmi e nel caso fosse di Taranto potremmo valutare dei trattamenti oppure se di altre zone potrei suggerirle dei nomi. 

Cordiali saluti