Adduttori contratti

Francesco

Buongiorno, vorrei chiedere. Ho 35 anni e soffro di pubalgia adduttoria o meglio tendinopatia inserzione. Il problema emerse 6 mesi fa con una forte contrattura adduttore sx. Ed onestamente mi sembra che non sia completamente passata. Nel senso, ho ripreso mobilità e pratico esercizi, ma mi ritrovo a dover effettuare massaggi per deconttarre adduttore sx sempre dopo camminate o corsetta. Come mai? Non è stata guarita la contrattura vecchia? Come mai tende sempre ad irrigidirsi?

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno, la tendinopatia inserzionale degli adduttori, spesso associata a pubalgia, può essere una condizione complessa e richiedere un processo di recupero piuttosto lungo. È possibile che la contrattura iniziale dell’adduttore sinistro non sia completamente guarita, ma ciò che descrive potrebbe essere legato a vari fattori:

  • Incompleta guarigione del tessuto: Anche se ha recuperato buona parte della mobilità, il tendine potrebbe non essere ancora completamente guarito. I tendini richiedono tempi di recupero più lunghi rispetto ai muscoli, e l’irritazione o infiammazione cronica può causare tensioni muscolari persistenti.
  • Squilibri muscolari: A volte, la pubalgia è causata o mantenuta da squilibri muscolari tra adduttori, flessori e rotatori dell’anca o anche da debolezza dei muscoli stabilizzatori del bacino e della zona lombare. Se questi squilibri non vengono corretti, i muscoli adduttori potrebbero continuare a lavorare eccessivamente, provocando la sensazione di contrattura dopo attività come la camminata o la corsa.
  • Cicatrici e aderenze tissutali: La contrattura muscolare iniziale potrebbe aver causato la formazione di piccole cicatrici o aderenze nel tessuto muscolare, che possono ridurre l’elasticità e la capacità di rilassamento dell’adduttore.
  • Esercizi non adatti o sovraccarico: È importante che gli esercizi svolti siano mirati alla progressiva ripresa della funzione muscolare e tendinea, evitando il sovraccarico prematuro. Un carico eccessivo o esercizi non adeguati alla fase di guarigione potrebbero contribuire alla persistenza della sintomatologia.

Le consiglio di continuare a monitorare la situazione con l’aiuto di un professionista e, se necessario, valutare un programma di esercizi più specifico per bilanciare la muscolatura e gestire meglio il carico sugli adduttori. Inoltre, potrebbe essere utile un trattamento manuale più mirato per migliorare la qualità del tessuto e ridurre le aderenze.

Dott. Alessandro Mari

Dott. Alessandro Mari

Perugia

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Buongiorno, non so a che tipo di massaggio si sottoponga, nella pubalgia consiglio il massaggio di cyriax o quello di furter. Poi bisogna escludere un blocco o malposizionameto della articolazione della sacroliaca che porta ad una eterometria degli arti inferiori, infine una irritazione del nervo pudendo e femorale 

Buongiorno 

Se esegue gli esercizi di stretching correttamente ed esercita la muscolatura addominale soprattutto del retto dell' addome il problema potrebbe essere dovuto ad una diversa articolarita delle due anche .Se ci fosse una scoliosi, per esempio, il bacino di dx potrebbe essere sbilanciato con quello di sn.In questo caso lo stretching non sarebbe simmetrico .Potrebbe aiutarla un po' di ginnastica posturale in modo da vedere di riuscire a bilanciare.

 

Buongiorno,

Comprendo la tua frustrazione nel non riuscire a risolvere completamente il problema della tendinopatia degli adduttori. È un disturbo piuttosto comune, soprattutto negli sportivi, e può richiedere un approccio terapeutico paziente e personalizzato.

Perché la contrattura sembra non passare del tutto?

Ci sono diverse ragioni per cui potresti ancora avvertire tensione e rigidità negli adduttori, anche dopo diversi mesi:

  • Infiammazione cronica: La tendinopatia può causare un'infiammazione cronica che rende i tessuti più sensibili e inclini a irrigidirsi.
  • Scompensi muscolari: Un'eccessiva tensione degli adduttori può essere causata da squilibri muscolari con altri gruppi muscolari (come i flessori dell'anca o i glutei), che a loro volta possono influenzare la funzionalità degli adduttori.
  • Microtraumi ripetuti: Anche dopo la fase acuta, attività sportive o movimenti ripetitivi possono causare microtraumi che rallentano la guarigione.
  • Mancanza di un approccio completo: La terapia potrebbe non aver considerato tutti gli aspetti del problema, come la postura, la biomeccanica del movimento e la forza dei muscoli stabilizzatori.

Cosa puoi fare?

  1. Consulta un fisioterapista sportivo: Un professionista esperto potrà valutare in modo approfondito la tua condizione e personalizzare un programma di riabilitazione specifico per te.
  2. Terapie fisiche: Oltre ai massaggi, altre terapie come la tecarterapia, le onde d'urto o l'agopuntura possono essere utili per ridurre l'infiammazione e favorire la rigenerazione dei tessuti.
  3. Esercizi specifici: Il fisioterapista ti indicherà degli esercizi mirati per rinforzare gli adduttori, ma anche i muscoli antagonisti e stabilizzatori dell'anca.
  4. Stretching regolare: Lo stretching è fondamentale per mantenere l'elasticità dei muscoli e prevenire le aderenze.
  5. Taping: Il taping può fornire un supporto ai muscoli e ridurre il carico sulla zona infiammata.
  6. Riposo: È importante concedere al tuo corpo il tempo necessario per recuperare. Evita attività che peggiorano il dolore e alterna momenti di attività a momenti di riposo.
  7. Valutazione della calzatura: A volte, un problema ai piedi o alle scarpe può influenzare la biomeccanica del passo e aggravare la tendinopatia.

Consigli aggiuntivi:

  • Nutrizione: Un'alimentazione equilibrata, ricca di antiossidanti, può favorire la guarigione dei tessuti.
  • Integrazione: In alcuni casi, il medico potrebbe consigliare degli integratori per sostenere la riparazione dei tessuti connettivi.

Ricorda: la risoluzione di una tendinopatia richiede tempo e costanza. Non scoraggiarti se non vedi miglioramenti immediati, continua a seguire le indicazioni del tuo fisioterapista e mantieni uno stile di vita attivo e sano.

Dott. Marco Paonessa
Fisioterapista - Osteopatia