Spalla congelata: cosa fare?

Francesco Sigismondi

Buongiorno, condivido qui il mio problema sperando di ricevere buone indicazioni da professionisti addetti ai lavori.
All’età di 10 anni ho avuto una sublussazione alla spalla destra giocando a calcetto, mi hanno fasciato ( non bloccato completamente ) in ospedale inizialmente per 45 gg.
In realtà a causa della mia insofferenza al calore (era luglio) ho deciso incautamente di togliere la fasciatura da solo provando a limitare i movimenti senza supporto esterno.

All’inizio non ho avuto alcun problema ma ormai da qualche anno ( ora ne ho 42) registro almeno un paio di volte l’anno un blocco della spalla. Mi è stata diagnosticata una sindrome della “spalla congelata”, e mi hanno suggerito delle terapie di riabilitazione, provando ad evitare un intervento.

Vorrei capire se l’iter è corretto e se ci sono modalità alternative all’intervento in caso di mancata risoluzione con la fisioterapia riabilitativa. Grazie

10 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno; le limitazioni e il dolore fanno parte del quadro che le è stato diagnosticato. La spalla congelata  detta anche capsulite adesiva può avere cause secondarie ad un insulto meccanico o, a volte, essere espressione di problemi tiroidei. Le suggerisco un esame ematochimico per verificare eventuali problematiche autoimmunitarie. Nel momento dell'acuzie sarebbe opportuno un trattamento con cortisonici e caute mobilizzazioni nel massimo rispetto del dolore per non aggravare la sintomatologia. La chirurgia è una eventualità a mio avviso remota che lascerei senz'altro come estrema ratio. È possibile utilizzare un tutore per sostenere il carico del braccio e sollevare la capsula articolare dalle sollecitazioni di trazione date dal peso del braccio stesso. 
Cordialità

Buongiorno..

La spalla congelata o capsulite adesiva è una patologia infiammatoria della capsula che riveste la spalla.. Dal momento che nel suo caso tende a ripresentarsi ciclicamente io le consiglierei una visita da un fisioterapista specializzato in postura o da un osteopata, in quanto la causa potrebbe non dipendere direttamente da un problema localizzato alla spalla bensì alle strutture vicine o addirittura essere legato ad un problema di tiroide. I tempi riabilitativi sono, ad ogni modo, lunghi in quanto devono rispettare i tempi fisiologici di ammorbidimento e disinfiammazione della parte. L approccio non dovrebbe mai essere violento. Gli esercizi consistono in tecniche manuali effettuate direttamente dal fisioterapista, almeno nella fase di non mobilità. Il protocollo prevede anche delle infiltrazioni di cortisone alle quali, personalmente, non sono molto favorevole. Ovviamente va valutato il singolo caso.

Cordiali Saluti

Dott.ssa Rossana Petti

Dott.ssa Rossana Petti

Salerno

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Buongiorno,

si l'iter è corretto. Non avendo sotto mano tutti gli elementi del caso, il mio consiglio è di affidarsi ad un Fisioterapista che potrà valutare ed impostare un buon percorso riabilitativo. Faccia una ricerca ci sono Fisioterapisti specializzati per l'articolazione scapolo-omerale. Poi dopo si deciderà se la progressione della patologia ha un'indicazione chirurgica o meno.

Cordialmente

La spalla congelata o meglio la capsulite adesiva è una patologia infiammatoria acuta della capsula articolare della spalla. Solitamente insorge non come prima causa ma come conseguenza a un cattivo equilibrio biomeccanico della spalla. Importante è stabilirne la causa attraverso una rmn e una visita ortopedica o fisiatrica molto attenta. Detto questo escludendo danni ai tendini della cuffia dei rotatori certamente la riabilitazione e le terapie fisiche sono strettamente necessarie. Alcuni specialisti ripiegano anche su terapie mediche che vanno dalla somministrazione in fase acuta di cortisone per via orale o in via intrarticolare attraverso le infiltrazioni. La diagnosi differenziata fa la differenza sulla scelta del trattamento comunque la mobilizzazione attiva e passiva della spalla resta il trattamento elettivo.

 

Il "congelamento" è in poche parole un problema causato dall'irrigidimento e accorciamento dei tessuti della spalla.

Spesso la causa principale è incerta.

La fase acuta è molto dolorosa in quanto caratterizzata da infiammazione e dura fino a 12 settimane. In tale situazione si tende ad essere molto cauti con la mobilizzazione.

Nella fase successiva permangono rigidità e limitazioni articolari causati da accorciamento dei tessuti molli che circondano l'articolazione.

Le indicazioni più frequenti sono quelle basate su un graduale ma frequente mobilizzazione dell'articolazione in tutti i gradi di movimento con lo scopo di ridare lunghezza ed elasticità ai tessuti coinvolti.

Quindi esercizi passivi (con aiuto) e attivi (senza pesi o resistenze) e streatching.

La cosa strana nel racconto che mi ha descritto è il fatto che il quadro non sia costante e che il blocco avvenga ogni tanto.

Le consiglierei, per questo motivo, di fare un approfondimento diagnostico più approfondito.

Distinti saluti

 

Buonasera Sign. Sigismondo,

purtroppo la situazione attuale è conseguenza, con molta probabilità, della cattiva o poca attenzione post trauma giovanile. Le dico questo perché non ho valutato da vicino la spalla.

Per quella che è la mia esperienza una "spalla congelata" ha più un'evoluzione progressiva piuttosto che temporanea ( mi riferisco al fatto che lei diceva: mi capita di bloccarmi varie volte l'anno ).

Ha indagato con rinanza magnetica? Quali sono stati i risultati?

Il mio consiglio è di lavorare con della idrokinesiterapia oppure rivolgersi ad un osteopata.

Se volesse parlarne ancora un pochino per spiegarmi meglio la situazione o vuole altre info resto a disposizione.

Cordiali saluti.

 

Buona sera Francesco,

concordo con chi l’ha valutata nel prendere in considerazione un iter riabilitativo. La fisioterapia per la sua patologia la può aiutare ad eliminare l’ infiammazione e dolore alla sua spalla e con degli esercizi mirati di rinforzo muscolare insieme al suo terapista potrà creare un programma mirato per stabilizzare spalla e scapola per prevenire eventuali infortuni futuri.

Grazie per la fiducia

Buonasera Francesco si l'iter è sicuramente quello indicato e la tempestività è fondamentale nella sindrome di spalla congelata. 
Credo che l'ortopedico o Fisiatra  a cui si è rivolto , abbia prescritto esercizi e terapia fisica da effettuare e come altro consiglio, le do quello di rivolgersi ad un collega competente nella riabilitazione della spalla. 
Le auguro una presta guarigione 

Buona serata 

Buongiorno, quello che le è successo a 10 anni se poi nei successivi 25/30 non le ha dato problemi potrebbe non incididere; detto questo la capsulite adesiva non è una patologia ciclica, nel senso che viene, ha un suo decorso molto lungo purtroppo (tra i 6 mesi e i 2 anni) e una prognosi il piu delle volte positiva, se invece si blocca e infiamma ciclicamente non è detto che sia la patologia corretta, quindi prima di dare consigli forse meglio farsi vedere da un fisioterapista, ma visto che il periodo non è dei migliori potrebbe essere utile vedersi anche tramite videoconsulenza online, un saluto.

Salve, dire ho la "spalla congelata" è molto generico, quindi la prima cosa da fare è un'indagine diagnostica per poter valutare i danni e l'entità dei danni all'intera articolazione e ai suoi componenti, successivamente procedere con una visita clinica e con alcuni test di valutazione da un professionista di settore.

Solo così si individuano le cause e si pùo fare una corretta diagnosi per poi decidere quali trattamenti sono salutari per la lua spalla, tipo (Tecar, Ultrasuoni, Magneto, Crioterapia, Ipertermia, Rieducazione motoria A/P, etc).

Cordiali saluti.