Tra le patologie infiammatorie che causano maggiori fastidi in ambito di perdita di mobilità (in questo caso all’omero scapolare) c’è la capsulite adesiva della spalla, comunemente conosciuta come spalla congelata.
A causa dei sintomi lievi e facilmente confondibili con altri tipi di fastidio, questo genere di infiammazione può essere spesso trascurata ma, se non trattata adeguatamente, può causare molto dolore e disagio.
- Cosa è la capsulita adesiva
- I sintomi
- Le cause
- Diagnosi
- Terapia ed esercizi
Che cos’è la capsulite adesiva della spalla
Come accennato poc’anzi, la capsulite adesiva della spalle è un’infiammazione che causa una condizione di dolore e di notevole disagio nel paziente a causa dei lunghi tempi di guarigione e recupero. In caso di spalla congelata l’articolazione che viene colpita dall’infiammazione è quella tra omero e scapola. Il dolore provocato da questa patologia inizialmente è lieve, quasi subdolo, per poi degenerare in una condizione più grave che causa perdite di mobilità.
Le fasi della capsulite adesiva: i sintomi
Solitamente la spalla congelata ha 3 stadi di evoluzione:
- Fase Dolorosa: o fase di congelamento, può durare dai pochi mesi, fino a nove mesi. In questa fase il paziente presenta dolore (più o meno forte) e una limitazione del movimento. Proprio a causa dei sintomi generici, i pazienti tendono a sottovalutare i dolori associandoli ad altre patologie o a semplici fastidi stagionali. In caso di questi sintomi, sarebbe opportuno cercare un buon fisioterapista in modo da bloccare lo sviluppo della patologia.
- Fase Rigida: in questa fase (che può durare fino ai dodici mesi), il paziente sarà fortemente limitato nell’alzata laterale del braccio e nella rotazione.
- Fase di Scongelamento: può essere ritenuta la fase della guarigione (ottenuta tramite la fisioterapia).
Quali sono le cause?
Come accennato, questa patologia colpisce l’articolazione tra spalla e omero. Questo genere di articolazione è formata da ossa, tendini e legamenti racchiusi all’interno di una capsula di tessuto connettivo. Quando questa capsula si infiamma e si riduce, i movimenti sono estremamente compromessi e si può parlare di capsula congelata.
Questo tipo di patologia può colpire in qualsiasi momento e qualsiasi tipo di persona. Le cause ad oggi non sono pienamente comprese, ma è stata rilevata una casistica più alta nei pazienti affetti da diabete (10/20%), anche se ancora non è stato scoperto il nesso tra le due condizioni patologiche. Le altre patologie associate alla spalla congelata sono il Morbo di Parkinson, malattie alla tiroide e patologie cardiache.
Diagnosi
L’unico metodo per diagnosticare la spalla congelata è quello clinico.
La prima cosa da fare se si sospetta una capsulite adesiva è quella di prenotare una visita ortopedica. Lo specialista, dopo aver studiato la situazione e ascoltato i sintomi, procederà con una serie di test a capire il grado di dolore e di mobilità della spalla. Se viene sospettata una capsulite, verranno prescritte delle Rx (esami radiografici) per escludere altre patologie (artrosi e calcificazioni). Soltanto dopo questi procedimenti sarà possibile diagnosticare una capsulite adesiva e procedere alla fase della cura.
Come si cura la capsulite adesiva: esercizi e farmaci
La terapia che il fisioterapista metterà a punto per curare la spalla congelata dipende dal grado di infiammazione della capsula. Per questo è importante non procrastinare una visita specialistica e non sottovalutare i sintomi. Se dopo qualche giorno (una settimana/dieci giorni) il dolore tende a non scomparire, neanche dopo una cura farmacologica, è il momento di rivolgersi ad uno specialista. La cura per la capsulite adesiva è la fisioterapia associata alla terapia medica a base di analgesici e antinfiammatori (prescritta da un medico). La fisioterapia tramite terapie specifiche come ultrasuoni, laserterapia e tens è l’unico modo per riabilitarsi e guarire al più presto da questa fastidiosa condizione patologica. Oltre queste tecniche (che possono anche comprendere l’utilizzo del calore), verranno prescritti diversi tipi di esercizi di allungamento e mobilizzazione, prima eseguiti alla presenza di un fisioterapista e poi successivamente in autonomia.
Tra i vari esercizi che possono essere prescritti da un fisioterapista ci sono: esercizi a pendolo, esercizi di rotazione interna, esercizi di estensione della spalla e stretching dei muscoli della spalla.