Buongiorno a tutti, volevo sottoporvi il mio caso e capire che tipo di soluzioni posso trovare. Da 5-6 anni soffro di mal di schiena, il famoso “colpo della strega”, problema che dopo 2-3 gg solitamente andava via. 4 mesi fa invece l’ultimo episodio che in realtà ha avuto un decorso molto più complesso e lungo. Ho avvertito, diversamente dalle altre volte, un indolenzimento alla gamba sinistra e, il perdurare del problema mi ha portato ad una risonanza magnetica con il seguente referto:
- RIDUZIONE DELLA FISIOLOGICA LORDOSI LOMBARE IN CLINOSTATISMO
- DIFFUSI SEGNI DI ARTROSI INTERAPOFISARIA CON ASSOCIATI FENOMENI DEGENERATIVI SOMATICI
A LIVELLO L3 L4 EVIDENZA DI ERNIA DISCALE POSTERIORE MEDIANA E PARAMEDIANA BILATERALE CHE IMPRONTA ANTERIORMENTE IL SACCO DURALE
RIDOTTO TONO IDRICO DEI DISCHI INTERSOMATICI.
Il Neurochirurgo mi ha fatto iniziare una cura farmacologica con Soldesam gocce per 25 gg, che purtroppo non ha avuto alcun effetto. Il problema alla gamba non lo avverto più, ma ho una mobilità ridotta, mi alzo dal letto la mattina con una chiusura a dx e mi occorrono circa 10 minuti prima di acquisire una posizione naturale. Non riesco a toccare le ginocchia con le mani e avverto un forte dolore al bacino quando faccio movimenti a "scatto". Se mi siedo ho difficoltà a rialzarmi.
Vorrei evitare l’intervento, ovviamente, e sono quindi qui a richiedere un consiglio sulle possibili soluzioni alternative: agopuntura, ozonoterapia, ginnastica posturale? Nel caso quale metodo mi consigliate.
Grazie
Salve e grazie mille in anticipo per la chiarezza e i dettagli . L’ozonoterapia è efficace per l’eventuale riassorbimento dell’ernia è quella de vuole, deve farla da un medico specializzato in tale pratica. Riguardo però alla sua sintomatologia, deve pensare ad un piano di lavoro che verte sul ripristino della mobilità della colonna vertebrale quindi, trattamenti osteopatici e se successivamente necessario, metodica posturale tipo Mezieres. Spero di essere stata sufficientemente esaustiva, le auguro buona giornata.
Dott Rosanna Tucci fisioterapista / osteopata .
Napoli
La Dott.ssa Rosanna Tucci offre consulenza di fisioterapia anche online
Salve, spesso il problema non è l'ernia. Mi spiego meglio. Se l'ernia si trova in un tratto di colonna che ha perso movimento , l'ernia non ha spazio dove muoversi e quindi va a dare fastidio alle radici nervose.
Per quello che ho letto lei ha una situazione artrosica dove sicuramente la colonna ma soprattutto tutti i tessuti molli si sono "difesi " e quindi limitano il movimento fisiologico della zona lombare.
Quindi un buon trattamento manuale su tutti i tessuti molli zona lombare e limitrofe potrebbe migliorare di molto la sua sintomatologia .
Buonasera, anch'io concordo con la sua idea di aspettare per ridurre chirurgicamente il problema anche perchè purtroppo è frequente una recidiva. Le tecniche conservative sono molteplici. Io mioccupo da ventitre anni di ernie discali e le posso garantire un successo, se il nervo non viene troppo compromesso, altrimenti si deve intervenire per via chirurgica.
L'approccio che io preferisco in questi casi è manuale, caute manipolazioni MUSCOLARI al fine di allentare tutte le contratture antalgiche riflesse, poi esercizi specifici.
Mi uguro di essere stato esaustivo.
La colonna vertebrale va sempre considerata come un'unica struttura, i colpi della strega erano segnali di una "mal gestione" della situazione. Per quanto riguarda il suo caso, in assenza della triade (variazione di sensibilità, forza e trofia muscolare) la chirurgia non è la prima scelta. Deve affidarsi ad un bravo Fisioterapista che possa guidarla in un percorso di esercizi che le permetteranno di recuperare piena mobilità e funzionalità. Normalmente il percorso prevede la rieducazione posturale, che comprende mobilizzazioni passive o attivo-assistite, massaggi, stretching, rinforzo muscoli antigravitari e sistema respiratorio. Tutto questo rappresenta la base dell'iter riabilitativo, senza conoscere il suo attuale stato di salute. Non conosco peso, altezza, tipo di occupazione, eventuali altri disturbi e mobilità generale. Se vuole mi contatti al 347.1325955
Innanzitutto é necessario rimuovere le cause che hanno causato la lesione del disco intervertebrale, attraverso un attento e preciso esame globale manuale.In seguito, o anche nel frattempo, sarà necessaria attivita di rieducazione. Per attenuare i sintomi, l'ozono terapia può essere utile.
Pertanto, consiglio in intervento multidisciplinare che comprende Osteopatia, Fisioterapia e,se necessario l intervento medico per la somministrazione dell ozono.
Spesso, l'osteopata é anche fisioterapista.
Cordiali saluti
Gentile sig. Francesco, dal referto e dalla storia clinica descritta, credo che l'approccio più idoneo al suo caso, sia quello riguardante la RPG (rieducazione posturale globale), secondo il metodo Souchard. Tale metodo riarmonizza le catene muscolari (anteriori e posteriori) compromesse dalle posture errate quotidiane e dalla sedentarietà, permettendo al bacino di ripristinare il suo assetto fisiologico e, conseguentemente ridando alla colonna lombare in primis la lordosi fisiologica, determinando una ripartizione omogenea delle forze "compressive" a livello degli spazi intervertebrali con conseguente risoluzione della sintomatologia.
Cordialmente
Buongiorno, sicuramente l’indicazione ad un trattamento conservativo è d’elezione in una prima fase. Pur considerando il quadro clinico.
Il mio consiglio è di farsi seguire inizialmente da un fisioterapista che in base all’indicazione dei sintomi può indicarle degli esercizi specifici (se in estensione della colonna o in flessione) che lei può fare anche in autonomia. Di seguito, sempre su indicazione, saranno esercizi sulla mobilizzazione della colonna e propriocettivi di attivazione dei legamenti. Infine esercizi di stabilizzazione dei muscoli profondi, i posturali (core stability).
Coadiuvati anche da trattamenti di terapia manuale.
Cordialmente
Buongiorno, credo una buona soluzione, o almeno il contenimento dei problemi sia,una volta ridotta, l'infiammazione sulla radice nervosa, ricorrere alla ginnastica posturale,esercizi di respirazione,esercizi secondo Mulligan,in tal modo,da ridurre, la rigidità apportata dalla patologia,pompage.lombo sacrale,esercizi in scarico in piscina,ma soprattutto test,per identificare la maggiore o minore incidenza di patologia lombare o ileo sacrale