Buongiorno, Giuseppe.
La calzatura ortopedica, nel tempo, può modificare lo schema del passo e creare dei compensi ascendenti (a partire dall’appoggio dei piedi verso il capo) sulle ginocchia, sulle anche, sul bacino (articolazione sacro-iliaca), a volte più fastidiosi del trauma stesso. L’uso prolungato delle stampelle comporta un sovraccarico strutturale degli arti superiori, in particolar modo delle braccia, delle spalle e sull’appoggio palmare delle mani. Il dolore irradiato sul pollice, successivamente sulle dita, è dovuto dalla compressione e irritazione del nervo mediano (eminenza tenar) e del nervo ulnare (eminenza ipotenar) durante la deambulazione con appoggio palmare sulle stampelle, non è dovuto ai bagni in acqua fredda che, peraltro, dovrebbero aiutare a disinfiammare le mani.
L’artrite è una patologia autoimmune (il sistema immunitario non riconosce alcune proprie strutture e le aggredisce), se così fosse, il problema alle mani avrebbe due cause: una meccanica compressiva (l’uso delle stampelle), una autoimmune (l’artrite), a peggiorare la situazione.
Per i compensi all’uso della calzatura ortopedica suggerirei una valutazione e trattamento osteopatico al rachide lombare, dorsale (più passaggio dorso-lombare T12-L1), cervicale (più passaggio cervico-dorsale C7-D1), sacro-iliaca e arti inferiori.
Per le mani: valutazione e trattamento del plesso brachiale (C5-C8), che innerva tutto l’arto superiore, valutazione dello stretto toracico (verificare che i tre punti di intrappolamento del plesso brachiale siano liberi), controllo della scapolo-omerale, del gomito, del carpo e metacarpo della mano.
In aggiunta per le mani, terapia del freddo (crioterapia) se tollerata: bagni in acqua fredda con ghiaccio; dai 3-5 minuti in immersione, 30 secondi -1 minuto fuori dall’acqua, per 20-30 minuti.
Cordiali saluti.
Dott. Andrea Peddis Fisioterapista e Osteopata D.O.