Buongiorno,
mi dispiace molto per il lungo percorso che ha affrontato e capisco perfettamente quanto possa essere frustrante convivere con un dolore cronico, soprattutto se scatenato da un evento traumatico ben preciso.
Da quello che descrive, è possibile che la manovra subita abbia determinato un’alterazione biomeccanica importante a livello della pelvi e delle catene muscolari correlate, in particolare l’ileo-psoas e gli adduttori, che spesso sono coinvolti nella cosiddetta pubalgia cronica. Inoltre, quando il bacino perde il suo equilibrio funzionale, può innescare una catena disfunzionale che coinvolge anche ginocchia, piedi e spalle, come ha descritto bene lei.
Tuttavia, per darle indicazioni serie e utili, servirebbe un inquadramento più approfondito, perché:
l’ecografia da sola non è sufficiente a valutare alcune strutture profonde come il legamento inguinale o eventuali conflitti articolari;
una risonanza magnetica inguinale e pelvica può essere utile, soprattutto per escludere ernie occulte o patologie muscolotendinee croniche;
è importante valutare globalmente la postura, i compensi e la dinamica del bacino, non solo il punto dolente.
Il mio consiglio? Rivolgersi a un professionista che possa fare una valutazione funzionale completa, integrando:
test ortopedici specifici (anche per la sinfisi pubica e le articolazioni sacroiliache);
valutazione della catena miofasciale anteriore e dell’equilibrio pelvico;
esame del passo e del carico;
eventuale indicazione a esami radiologici mirati.
Dal punto di vista terapeutico, l’approccio più efficace nei casi come il suo è spesso combinato:
terapia manuale mirata per decongestionare le strutture coinvolte e migliorare la mobilità del bacino;
esercizi terapeutici personalizzati, in particolare per stabilizzare la pelvi e rinforzare iliopsoas/adduttori/trasverso dell’addome;
eventualmente terapia fisica (come la TECAR) per modulare l’infiammazione nei tessuti molli.
Non è una situazione semplice, ma non è nemmeno senza soluzioni: con il giusto percorso, si può ridurre il dolore, migliorare la biomeccanica e tornare a una buona qualità di vita.
Cordialità
Dr Marco Paonessa
Fisioterapista specializzato in osteopatia