Dolore persistente dopo frattura pertrocanterica del femore sinistro

Salve,
mia mamma - 81 anni - è stata operata per frattura scomposta al femore con inchiodamento all'inizio di gennaio di quest'anno. Non ci sono stati problemi nel decorso post operatorio e fa sedute di fisioterapia 6 giorni a settimana. Per i primi 4 mesi la calcificazione non era completa e l'ortopedico ha prescritto un carico strisciato con deambulatore ascellare.
Da circa due settimane, invece, dopo aver effettuato la radiografia e riscontrato un miglioramento nel processo di calcificazione, è stato possibile passare ad un carico leggero. Al momento la signora cammina - in casa - con un bastone canadese ed è autonoma.
Purtroppo, però, continua ad accusare un dolore persistente alla coscia - non l'articolazione -, soprattutto quando carica il peso e cammina senza appoggio ascellare.
Questo problema la rende insicura e non contribuisce al miglioramento dell'umore. Al momento, per cercare di calmare il dolore, prende una tachipirina 500 al mattino.
Vorrei sapere se c'è pericolo che il dolore possa diventare cronico e cosa si può fare per migliorare la situazione.
Grazie.
Valentina

salve da ciò che descive , sua madre sembra essersi ristabilita del tutto dall'intervento chirurgico al quale si è sottoposta.

il dolore il sede riferito , sembra ricondurre ad una mancanza totale del tono muscolare , in questa fase della riabilitazione bisogna focalizzarsi sul rinforzo muscolare di entrambi gli arti inferiori con esercizi specifici.

Evitare per il momento di caricare tutto il peso senza l'ausilio di canadesi e/o sottoascellare e  solo dopo ripristinato il totale tono muscolare ed acquisita la forza  è possibile lasciare gli ausili.