Periatrite: diagnosi, cure e sintomi

Staff Fisioterapia Online

Esistono diverse condizioni della spalla che possono far risalire alla periartrite come ad esempio tendinopatie, rotture della cuffia dei rotatori, artrosi e capsulite retrattile. Premesso ciò, va altresì aggiunto che la periartrite è una patologia che ha la sua origine etimologica nelle parole greche peri che significa intorno e arthro che sta per articolazione, ed entrambe indicano la presenza di un processo infiammatorio attorno ad un'articolazione. In riferimento a quanto sin qui descritto, ecco una serie di utili informazioni su diagnosi, cure e sintomi della periartrite.

I sintomi della periartrite

Il sintomo tipico che indica l'insorgenza della periartrite è la restrizione del movimento sia passivo che attivo dell'articolazione gleno-omerale, accompagnata da un forte dolore alla parte superiore del braccio e alla spalla. Insieme a questi ci sono tuttavia altri sintomi correlati e che variano a seconda dello stadio evolutivo in cui si trova questa condizione e che si contraddistingue in tre fasi ossia acuta, subacuta e cronica. Le caratteristiche sintomatologiche di ciascuna sono ben distinte, e nel caso della prima il dolore alla spalla anteriore appare improvvisamente e senza traumi associati, ma che tende ad aumentare soprattutto quando si alza attivamente il braccio con un angolo compreso tra 60 e 120 gradi. La seconda fase invece genera un dolore di minore intensità rispetto alla precedente, la mobilità articolare diminuisce e spesso i muscoli gleno-omerale e cervicale si contraggono causando dolore riflesso come ad esempio al collo. La terza fase infine comporta il peggioramento delle funzioni e dei movimenti presenti nelle precedenti fasi, ossia una maggiore limitazione della larghezza articolare dovuta alla presenza di aderenze (capsulite adesiva).

Quali sono le cause più comuni della periartrite?

La periartrite scapolo-omerale è un termine che raggruppa varie lesioni legate alla spalla (tendini, legamenti e muscoli), quindi le cause possono essere diverse. Premesso ciò, va altresì aggiunto che movimenti ripetitivi che sollecitano l'articolazione gleno-omerale (tennis, golf, baseball, allenamento errato e sollevamento frequente di carichi pesanti) possono essere delle cause su cui indagare. Anche i processi degenerativi legati all'età, così come traumi pregressi tipo le lussazioni possono comportare la comparsa di dolore e l’insufficienza funzionale in termini di articolazione della spalla.

A margine va altresì aggiunto che tra le tante cause che possono causare la periartrite ci sono anche eventuali accumuli di calcio nei tendini situati sia sopra l'omero che sulla capsula dell'articolazione gleno-omerale, oppure squilibri muscolari o ancora a seguito di lesione di parti ossee o cartilaginee dell'articolazione come ad esempio quelle all’altezza della cosiddetta cuffia dei rotatori.

In questo caso, alcuni disturbi metabolici sono considerati possibili fattori scatenanti come ad esempio quelli circolatori, oppure malattie croniche come il diabete che possono causare cambiamenti nei tendini e quindi favorire la comparsa di questa condizione.

Come viene diagnosticata la periartrite?

Per poter concludere che questa malattia è presente, lo specialista inizia la preparazione di un'anamnesi chiedendo i sintomi o il disagio presenti nella persona eventualmente colpita, nonché la storia medica, eventuali infortuni pregressi, oltre che attività lavorative e sportive pesanti. Insieme questi fattori aiutano a stabilire una storia clinica che ritorna utile all’ortopedico per stilare una diagnosi ben precisa. Premesso ciò, il professionista successivamente effettua un esame fisico in cui verranno valutati uno per uno i movimenti della spalla, la sua estensione articolare e la forza dei gruppi muscolari coinvolti che interagiscono nella zona scapolo-omerale. Inoltre, viene eseguita un'ispezione palpatoria alla fine di rilevare i punti dolorosi caratteristici di questa malattia.

Tra l’altro è importante sottolineare che come parte integrante di questo esame, l’ortopedico effettua degli ulteriori test di sollecitazione su alcune zone della spalla interessata dal dolore allo scopo di confermare o escludere il sospetto della condizione sottostante. A margine va altresì aggiunto che nonostante tutti questi esami, una diagnosi affidabile si può ottenere solo attraverso una ecografia che permette di valutare soprattutto muscoli, tendini e legamenti. Tuttavia, nel caso di questa patologia che si verifica senza precedenti danni o lesioni, l'immagine ecografica mostra solo lievi modifiche. Invece, una tomografia assiale computerizzata (TAC) o una risonanza magnetica (RM) possono fornire informazioni dettagliate su ciascuna delle strutture del complesso articolare della spalla, e di conseguenza consentire allo specialista di stilare una diagnosi ancora più dettagliata e di proporre svariate tipologie di trattamenti.

Trattamento medico per la periartrite

Una volta che il professionista incaricato conferma la diagnosi, 2. Inizialmente l'approccio è strettamente farmacologico ossia tramite l’utilizzo di analgesici e antinfiammatori non steroidei e nei casi in cui tale intervento non abbia successo, alcuni medici possono optare anche per delle infiltrazioni locali a base di cortisone direttamente nella regione periarticolare interessata. Le suddette alternative farmaceutiche potrebbero tuttavia non essere fruttuose in alcuni casi, per cui il professionista incaricato decide una procedura chirurgica focalizzata sulla riparazione delle strutture colpite da questa malattia tramite un intervento in artroscopia. Questa tecnica non troppo invasiva, può rendere l'articolazione più flessibile e in alcuni casi aumentare la sua gamma articolare. Infine va detto che l’ortopedico può consigliare la fisioterapia che svolge un ruolo importante sia come metodo di trattamento iniziale che di riabilitazione postoperatoria. Gli strumenti e le tecniche di fisioterapia vengono inizialmente dosati per aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione presenti soprattutto nella fase iniziale della malattia. Dalla seconda in poi, la terapia manuale può migliorare il range di mobilità della spalla interessata, anche qui con esercizi isometrici atti a favorire il movimento senza dolore e a ripristinare la forza muscolare alterata.

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