Dolore all'inguine destro

Federico

Ho un dolore tipo bruciore e forte pizzico sul lato dx dove mi sono operato circa 10 anni fa ad un'ernia inguinale..ho fatto un'ecografia e sembra che l’ernia non sia riuscita..provo questo dolore soprattutto quando sono allungato e provo a girarmi verso il lato dx. Sono già 2 settimane che sono a riposo ma il dolore è solo leggermente migliorato..cosa posso fare? Vorrei tornare a fare la mia ginnastica a casa ma alcuni movimenti sento che me lo impediscono..quanto tempo dovrò stare fermo e da cosa dipende questo mio dolore? Grazie

6 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Federico

anche essendo lei in un'età giovanile non è detto che il suo problema non provenga da una artrosi precoce dell'anca o da una sindrome da impingement femoro acetabolare. Ci sono problematiche dell'accrescimento caratteristiche del periodo pre-puberale, come ad esempio le epifisiolisi, che spesso passano misconosciute e si manifestano poi in età adulta. Ho pensato a queste due eventualità e non ad un problema viscerale in quanto il riposo le ha dato sollievo.

Mi permetto di consigliarle di fare accertamenti radiologici e portarli in visione ad un ortopedico.
cordialità.

Buongiorno Federico, le informazioni descritte sono troppo poche, in particolare mi occorrerebbe sapere se sei in sovrappeso, che tipo di esercizi esegui a casa e se quello descritto è l'unico movimento che ti provoca il dolore. Andrebbero eseguiti test di conferma. Il corpo umano non è schematizzato e può rispondere in maniera diversa.

Il bruciore ed il pizzico potrebbero indicare una sofferenza neurale visto che il dolore si presenta in movimento di rotazione, potrebbero essersi formate delle aderenze, oppure la retina contenitiva non tiene correttamente. Durante l'ecografia ti è stato chiesto di riprdurre il movimento del dolore? In ogni caso, le possibili strutture su cui puoi lavorare sono: rachide lombare ed anca, adduttori, ileo-psoas ed addominali.

Ho escluso altre possibili cause perché uscirebbero dalla competenza fisioterapica. Se con questi esercizi risolverai, allora non servirà fare ulteriori indagini.

 

Esercizi consigliati:

Da seduto - Flessione laterale del busto.

Alzi il braccio dx, ti fletti verso sx fino a sentir tirare, inspiri, attendi 2 secondi ed espiri, torni all'inizio. Ripeti 5 volte per lato.

Questo esercizio puoi trovarlo al link: https://www.youtube.com/watch?v=eumxlyJYdto&list=PLSPbURnorImdbP2051BsPJUmDCnx131xF 

dal min 3:50.

 

Posizione del cavaliere in ginocchio - allunga psoas e adduttori

ginocchio dx a terra dietro, piede sx a terra avanti (appoggia le mani tra due sedie e mantieni sempre il busto dritto).

Tira indietro la pancia per non inarcare la schiena. Esegui un affondo in avanti finchè non tira la coscia e la zona del pizzico, inspira alzando il torace (sentirai tirare di più) ed espira. Ripeti 3 respirazioni e torna indietro. Qui esegui 3 rotazioni a dx e 3 a sx sul ginocchio per sciogliere l'anca e ripeti l'affondo.

Ripeti su entrambe le gambe.

 

Se tutto va bene l'aderenza dovrebbe rompersi e tutto andrà bene, altrimenti bisognerà eseguire una vera valutazione dal vivo.

 

Ti consiglio comunque di cercare un Terapista che può valutarti o seguirti negli esercizi proposti.

Per qualsiasi chiarimento contattami pure telefonicamente.

 

In bocca al lupo.

Buongiorno. In merito alla sua domanda sono impossibilitato a darle delle risposte attendibili. Quello che mi descrive può far pensare ad una lesione o ad una infiammazione. Per formulare ipotesi devono essere effettuati alcuni test e/o esami. Per correttezza le devo dire che la diagnosi non è spetta comunque al fisioterapista ma al medico. Un sintomo di quel tipo in quella posizione potrebbe avere cause diverse quindi troverei inappropriato se non pericoloso azzardare ipotesi di cura senza avere elementi che possano permettermi di conoscere il suo quadro clinico. Quando avrà dato diagnostico del suo medico sarò ben felice di poterle dare consigli per risolvere il suo problema. 

Buona sera, 

cerco di aiutarla a distanza senza poterla valutare di persona quindi prenda le mie parole come dei consigli.

Possiamo felicemente escludere grazie all’ecografia la fuoriuscita dell’ernia inguinale e provare a concentrarci su un muscolo che si chiama ileopsoas e che può dare gli stessi bruciori inguinali di un ernia. Questo muscolo origina dai processi costiformi delle prime quattro vertebre lombari, i fasci muscolari decorrono sotto al legamento inguinale fino ad inserirsi nel piccolo trocantere del femore, questo muscolo ha il compito di flettere la gamba sul tronco.

Le consiglio di provare a concentrarsi sull’allungamento della zona lombare, glutea e del fianco destro, le sconsiglio se c’è ancora bruciore di correre, fare cyclette o fare scale come allenamento ma concentrarsi prima sull’allungamento delle regione dette prima.

buon lavoro

Buongiorno, senza una attenta anamnesi non è semplice rispondere, anche se vista la storia è possibile una contrattura del muscolo psoas, ammesso e concesso che siano state ecluse ernie inguinali e appendicite, in questo caso può provare con un po' di allungamento (cerchi stretching del muscolo psoas), anche se è contratto molto probabilmente è debole, quindi nel lungo termine sarà il rinforzo dello stesso a dare maggiori benefici; nel crunch completo lo utilizza ma potrebbe essere troppo presto per fare un rinforzo di questo tipo, quindi si parte da esercizi piu semplici come stare seduto e effettuare una flessione d'anca a ginocchio flesso (sollevare la coscia) in maniera alternata facendo resistenza con la propria mano, 2 volte per 10 volte per gamba (è un esempio) una volta al giorno, in ogni caso anche qua può trovare sulla rete degli esercizi per rinforzarlo. Spero di esserle stato d'aiuto.

Salve, la vs. problematica e il vs. sintomo possono essere collegati a qualche problema alla colonna vertebrale, tipo (protusione, ernie, schiacciamento ai dischi), con una conseguenziale dismetria e anteriorizzazione al bacino.

Quindi è opportuna una RX millimetrata alla colonna vertebrale in toto e poi fare una visita da un professionista di settore per una valutazione clinica, funzionale e posturale.

Cordiali saluti.